Vicariato apostolico di Bengasi

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Vicariato apostolico di Bengasi
Vicariatus Apostolicus Berenicensis
Chiesa latina
Stemma della diocesi
 
Vicario apostolicoSandro Overend Rigillo, O.F.M.
Presbiteri5, tutti regolari
106 battezzati per presbitero
Religiosi5
 
Abitanti1.535.000
Battezzati530 (0,0% del totale)
StatoLibia
Superficie757.000 km²
Parrocchie6
 
Erezione3 febbraio 1927
Ritoromano
CattedraleMaria Immacolata (procattedrale)
IndirizzoMaria Immacolata Catholic Church, Shara Omar Ibn El-Khattab, P.O. Box 248, Benghazi, Libya
Sito webofm.org.mt
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Libia
L'ex cattedrale di Bengasi

Il vicariato apostolico di Bengasi (in latino Vicariatus Apostolicus Berenicensis) è una sede della Chiesa cattolica in Libia immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2022 contava 530 battezzati su 1.535.000 abitanti. È retto dal vescovo Sandro Overend Rigillo, O.F.M.

Il vicariato apostolico comprende la città di Bengasi, dove funge da procattedrale la chiesa di Maria Immacolata. L'antica cattedrale del Santissimo Nome di Gesù, costruita tra il 1929 ed il 1939, è stata chiusa nel 1977.

Il territorio è suddiviso in 6 parrocchie.

Il vicariato apostolico di Cirenaica fu eretto il 3 febbraio 1927 con il breve Divinitus Nobis di papa Pio XI, ricavandone il territorio dal vicariato apostolico della Libia, che contestualmente assunse il nome di vicariato apostolico della Tripolitania (oggi vicariato apostolico di Tripoli).

Il 22 giugno 1939 ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico di Derna e contestualmente ha assunto il nome attuale. Dal 1951 il vicario apostolico di Bengasi amministra anche il vicariato apostolico di Derna.[1]

Il 21 settembre 1970 l'allora vicario apostolico, Giustino Pastorino, fu espulso e fece rientro in Italia stabilendosi a Genova.[2] Il 10 marzo 1997 la ripresa dei rapporti diplomatici tra la Santa Sede e il governo di Muʿammar Gheddafi[3] permise la nomina del nuovo vicario, Sylvester Carmel Magro, già vicario delegato a Tripoli,[4] che ebbe il permesso di stabilirsi in città.

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Il vicariato apostolico nel 2022 su una popolazione di 1.535.000 persone contava 530 battezzati, corrispondenti allo 0,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 1.450 120.000 1,2 8 8 181 11 33 3
1969 9.979 700.000 1,4 13 13 767 22 93 7
1978 15.000 970.000 1,5 6 6 2.500 6 95 1
1990 8.000 1.827.000 0,4 6 6 1.333 6 70 1
1999 15.000 2.147.000 0,7 6 6 2.500 6 40 1
2000 15.000 1.048.500 1,4 6 6 2.500 6 36 1
2001 7.000 1.048.500 0,7 7 1 6 1.000 6 34 5
2002 4.000 1.048.500 0,4 5 1 4 800 4 37 5
2003 4.000 1.485.500 0,3 5 1 4 800 4 37 5
2004 4.000 1.048.500 0,4 6 1 5 666 5 37 5
2007 4.000 1.142.000 0,4 5 5 800 5 35 5
2010 6.000 1.230.000 0,5 6 6 1.000 6 34 6
2014 6.000 1.388.000 0,4 4 4 1.500 4 12 5
2017 500 1.451.550 0,0 2 2 250 2 2
2020 515 1.502.430 0,0 3 3 171 3 4
2022 530 1.535.000 0,0 5 5 106 5 6
  1. ^ History of Christianity in Libya, su Catholic Church in Libya. URL consultato il 19 luglio 2024.
  2. ^ Giustino Pastorino, su it.cathopedia.org. URL consultato il 5 dicembre 2012.
  3. ^ Relazioni Diplomatiche tra la Santa Sede e la Grande Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista [collegamento interrotto], su vatican.va, 10 marzo 1997. URL consultato il 5 dicembre 2012.
  4. ^ Nomina del Vicario Apostolico di Benghazi (Libia), in vatican.va, 10 marzo 1997. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2013).
  5. ^ Durante la vacanza della sede furono amministratori apostolici George Bugeja, O.F.M., coadiutore e poi vicario apostolico di Tripoli, dal 14 febbraio 2016 all'8 dicembre 2019, e Sandro Overend Rigillo, O.F.M., dall'8 dicembre 2019 all'8 settembre 2023, giorno in cui ha preso possesso del vicariato apostolico.

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